domenica 24 novembre 2013

Contro Tendenza

testo e foto di  Matteo Diodati


pesci sospettosi...strategie invariate...cappotti...

...è il momento di cambiare, azzardare e fare test...

Proprio così...facendo sempre le stesse cose possiamo ottenere risultati ma non per sempre. C' è bisogno di innovazione, variabilità e ricerca di una via alternativa, facendo cose che a volte vanno contro tendenza.


adattarsi anche nello stretto


terminali

Noto sempre di più la tendenza a utilizzare per troppo tempo i soliti terminali ed è per me un errore grossolano dato che alla lunga le carpe imparano a riconoscerli e a scamparvi. Cambiare spesso dimensione dell' amo, lunghezza e meccanica del terminale ci permette di non dare mai punti di riferimento al pesce, è vero poi che ci sono quei luoghi che richiedono più o meno sempre la solita tipologia di terminale ma io faccio particolare riferimento a quei posti un po' più pressati dove vivono grandi e sospettose carpe. 
Il concetto che voglio trasmettere è quello della semplicità, in quanto non credo che terminali che richiedono una costruzione complessa e laboriosa fruttino più catture ma anzi, spesso ci complicano semplicemente la vita e ci annebbiano le idee.


esche alternative


esche

La boilie è l' esca principe per la nostra tecnica ma ricordiamo che le migliaia di tonnellate di queste esche che vengono scaricate all' interno delle acque, inducono sempre più i pesci alla sospettosità verso questo tipo di cibo che è nutriente, odoroso e gustoso ma anche molto differente rispetto a ciò che trovano in natura.
Conosco molte carpe famose catturate molto di rado con boilies e tutto ciò è dovuto sicuramente alla loro sospettosità oltre alle abitudini alimentari derivanti dal loro ceppo di appartenenza. Proviamo ad utilizzare esche alternative come granaglie, pellet e tutto ciò che può essere contenuto anche nelle apposite calze da innesco,
ma ricordate che nulla è sostituibile al cibo naturale.

un mix letale


spot e pasturazione

Per quanto riguarda lo spot consiglio di provare spesso ad indirizzare il nostro interesse verso quelle zone poco considerate e un po' dimenticate dalla massa. Ricordo l' articolo di un carpista, il quale aveva concentrato la propria azione di pesca nella piccola ansa di una grande cava molto pressata (vi avevo pescato anche io). Tale zona non era mai stata molto produttiva in quanto a pesci di grossa taglia e di conseguenza i frequentatori del lago concentravano continuamente la loro pesca in altri spot battuti sempre più assiduamente; con piccoli accorgimenti per gli inneschi e pesturazione, questo bravo carpista era riuscito a catturare una bellissima specchi di 17 kg mai presa fino ad allora.
Ci tengo a dire che a mio avviso la pasturazione preventiva aumenta del 50% le possibilità di successo sia per quanto riguarda il numero di catture che la taglia, ovviamente a seconda anche della tattica.


fasi di pasturazione successive al lancio


 risultati

Cosa c' è di più appagante che godere del proprio successo?
Ricercato, sudato e che ci ha tenuto notti a riflettere sulle nostre strategie...e poi arriva dopo una settimana, un mese, un anno o addirittura dopo una decade, il pesce dei nostri sogni.

Una notte il segnalatore inizia a suonare all' impazzata ed è lei, finalmente, la regina che avevo sognato e visto nelle foto di altri carpisti per molti anni, ma che fino ad ora, per motivi più o meno sconosciuti, non si era mai concessa a me...


un pesce ricercato anni e catturato con tecniche alternative


...che i vostri sogni possano divenire realtà...

...un saluto a tutti e alla prossima!!!



mercoledì 6 novembre 2013

IL “NOSTRO SETTEMBRE LUCCHESE”



Per la prima volta accolgo questo intenso periodo di eventi per la mia città con uno spirito del tutto nuovo.
Prima di spiegarne il motivo ci tengo a ringraziare due ragazzi che da un anno a questa parte mi stanno permettendo di condividere con loro una passione vera e viscerale quale è per noi la pesca e che adesso mi stanno dando la possibilità di partecipare con loro al progetto di questo Blog. Quindi un grazie di cuore va a Matteo e Claudio. Grazie per tutto!

Come dicevo, dopo un'estate veramente calda la voglia di andar a pescare era ormai irrefrenabile. Fortunatamente già dagli inizi del mese il clima ha iniziato a mutare, piogge e aria fresca hanno iniziato a farsi più frequenti. Anni fa vivevo questo momento con quell'aria nostalgica di chi vede andarsene la “bella stagione”, quest'anno più che mai la pioggia ha avuto per me un altro profumo, quello delle fresche nottate passate in tenda, aspettando una cattura che manca già da un po', insomma, un nuovo Settembre Lucchese!
Il primo weekend libero dagli impegni arriva, si torna a caricare la macchina, l'animo è in fermento e la voglia di stare in compagnia con le canne in pesca in riva al lago finalmente si tramuta in realtà.
Decidiamo di affrontare una cava già conosciuta e battuta in passato dai miei compagni di ventura. Una leggera pasturazione preventiva fatta in settimana è l'unica tattica che usiamo, ancora non sappiamo se anche la cava ha sentito il vento d'autunno.
Ed eccoci lì, di nuovo in pesca, di nuovo a ridere e scherzare sotto la luce di una splendida luna piena. La notte passa più o meno tranquilla e alle prime luci del mattino come d'incanto arriva la sveglia, quella sognata durante tutta quella notte. Una partenza decisa seguita da un combattimento vero ed intenso portano ad affiorare dall'acqua una splendida specchi. Se non fosse stato per la brezza fresca sul viso non sarei riuscito a distinguere quei minuti dal sogno.
Per la prima volta nella mia vita stringo tra le mani un pesce di una bellezza e di un'imponenza incredibile! Attimi che volano via, tutto passa in fretta, qualche foto veloce ed un saluto a “London” prima di liberarla! Se il buon giorno si vede dal mattino......  


Raffaele Malfatti