Oramai tendiamo tutti ad associare la boiles all’inganno per eccellenza nella moderna pesca alla carpa, ma voglio sottolineare quanto le granaglie in generale siano per me importanti.
Ogni cattura viene accompagnata dalla solita domanda su quale tipo di boiles abbia portato ad essa, decretando in molti casi addirittura il successo commerciale di una linea di prodotti, che siano essi esche già pronte o tutto quello che serve per realizzarle. A mio avviso tra la varietà di particles reperibili sul mercato, troviamo la giusta alternativa all’ esca "rotonda", valida in ogni situazione che ci troviamo ad affrontare!
La carpa riceve importantissimi segnali olfattivi dalle granaglie tanto che, alcune di esse, vengono riconosciute immediatamente come fonte naturale di cibo, questo mi porta ad includerle quasi di prassi in ogni mia strategia di pasturazione. È sbalorditivo osservare la bramosia e l’ingordigia dei nostri amici ciprinidi al cospetto di un’abbondante letto di granaglie, al punto di far perdere ogni freno inibitore inducendole così a cadere sui nostri inneschi.
Le caratteristiche organolettiche e nutrizionali delle granaglie presentano differenze essenziali tra loro, potendo dire che alcune siano molto digeribili ed altre totalmente il contrario. Inoltriamoci quindi nel dettaglio andando ad analizzare quelle che sono le particles più utilizzate per le nostre battute di pesca.
le varie alternative possibili
Sicuramente l’esca principe tra tutte le granaglie è da sempre il prodotto naturale più utilizzato. Riconosciuto fin da subito come ottima fonte nutrizionale può essere utilizzato in ogni stagione e tipo di acqua da affrontare. Può essere preparato principalmente in due maniere;
· Tenuto in ammollo a macerare per 36/48 ore, fatto poi bollire per circa 30 minuti.
· Tenuto semplicemente in ammollo, questa volta per un periodo più prolungato di 48/72 ore, preparazione tipica dei carpisti francesi che mantiene il chicco più solido e trattiene di più le qualità del prodotto
Questi procedimenti non vanno sottovalutati in quanto il mais deve aver effettuato la fase di fermentazione, processo che sarebbe del tutto nocivo nel caso in cui avvenisse durante la digestione del pesce.
il test di un innesco bilanciato
L’esca alternativa per eccellenza, molto gradita anche ai pesci più sospettosi ed alle grandi erbivore, è bensì poco digeribile. Questa nocciolina spagnola ha una consistenza molto dura, adatta a resistere all’attacco di gamberi e pesce di disturbo ed è facilmente preparabile con procedimento identico al mais; previa ammollo di 36/48 andremo a bollire leggermente di più rispetto al giallo chicco, all’incirca 45 minuti.
LEGUMI
Ottimi da inserire, nel rapporto non maggiore del 20/25% del nostro volume di pastura, presentano elevati valori proteici, andando ad arricchirne il risvolto nutrizionale. Tra questi vado a menzionare fave, fagioli ceci e perché no le lenticchie. Sono particolarmente adatti alla pesca autunnale, quando il pesce è attivo e ben propenso ad assimilare più energie possibili. I metodi di preparazione sono associabili alle particles già nominate, in quanto andremo a bollirle assieme.
LA CANAPA
Ultima e non per importanza vado a nominare questo piccola ma inimitabile seme.
Vanta un potere attrattivo nei confronti dei grandi ciprinidi direi imparagonabile, oltre ad essere completa a livello nutrizionale. Come nel caso dei legumi, anche per le sue ridotte dimensioni, è consigliato affiancarla al solito mais, diventando così un’eccellente integrazione alla nostra pastura.
La preparazione è altrettanto semplice, messa a macerare per 12/24 ore facciamo bollire per circa 20 minuti, facendo attenzione a terminare la cottura alla comparsa dei germogli. Come piccolo trucco possiamo inserire un cucchiaio da cucina di bicarbonato di sodio ogni 5 litri d’acqua, favorendone così cottura e digeribilità.
il mix di particles pronto
Concludo nominando quelli che non possono essere riconosciuti come inneschi ma solo come ottimi alleati per le brevi e veloci paturazioni, ossia i fioccati. Facilmente reperibili e dalla preparzione pressochè nulla sono dei veri e propri richiami per le carpe in cerca di cibo, ma questo è un’argomento che andremo ad affrontare nello specifico in uno dei prossimi articoli.
una cattura di rilievo ottenuta con mais aromatizzato
A presto,
Claudio Baroni
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